Tariffe applicate nell’ATO 2 Lazio Centrale Roma
Descrizione
La tariffa è il corrispettivo riconosciuto al gestore per lo svolgimento delle attività riconducibili al Servizio Idrico Integrato (SII) e copre i costi ammessi dalla regolazione nazionale definiti dall’Autorità competente ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente: costi operativi sostenuti per la gestione del servizio, costi di capitale ecc.
I criteri di calcolo dei costi ammessi in tariffa sono definiti da ARERA nelle proprie deliberazioni di approvazione dei metodi tariffari (MTI-Metodo Tariffario Idrico). Applicando i criteri così definiti si calcola l’entità delle componenti di costo ammesse in tariffa, che determinano il cosiddetto VRG – Vincolo dei Ricavi del Gestore.
Il VRG, nel rispetto del principio di recupero integrale dei costi, rappresenta quindi il valore complessivo dei ricavi attesi a cui il Gestore ha diritto per coprire i costi sostenuti e le risorse impiegate per l’erogazione del servizio. Per realizzare il VRG la metodologia tariffaria prevede la definizione del moltiplicatore tariffario teta, ossia quel coefficiente che rappresenta la variazione percentuale (positiva o negativa) che si deve applicare alle tariffe dell’anno base, per garantire al gestore di incassare esclusivamente i ricavi necessari a recuperare i costi ammessi a copertura tariffaria.
L’eventuale incremento tariffario, inoltre, è soggetto ad un limite massimo annuale (il cosiddetto price cap), oltre il quale le tariffe non possono aumentare ai fini di garantirne la sostenibilità sociale.
I ricavi teorici complessivi così determinati (definizione del “quanto”) sono poi concretamente ottenuti dal gestore incassando le bollette inviate nel corso dell’anno agli utenti, calcolate applicando le specifiche articolazioni tariffarie (approvate dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 Lazio Centrale Roma) ai consumi misurati con la lettura del contatore (determinazione del “come”).
I criteri per la definizione dell’articolazione tariffaria applicata agli utenti del SII sono stati definiti dall’ARERA con la deliberazione n. 665/2017/R/IDR (Approvazione del Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici - TICSI).
La tariffa finale applicata in bolletta agli utenti del SII consiste in una pluralità di tariffe relative ai vari servizi che vengono effettivamente erogati dal gestore e alla tipologia d’uso specificata nel contratto d’utenza.
In generale, la tariffa si articola in quote fisse e variabili per i servizi di: acquedotto, fognatura, depurazione.
Se uno o più servizi non vengono erogati dal gestore, lo stesso non può richiedere all’utente la corrispondente tariffa del relativo servizio.
Per il servizio acquedotto la quota variabile della tariffa è applicata a scaglioni crescenti di consumo e passando da uno scaglione all’altro la tariffa applicata cresce, per scoraggiare i consumi impropri e salvaguardare la risorsa. Solo per gli utenti domestici residenti è prevista l’applicazione della tariffa pro-capite che si attua moltiplicando i volumi di fascia per il numero dei componenti del nucleo familiare; in questo caso il volume degli scaglioni di consumo degli utenti domestici residenti non è pertanto definito in modo fisso ma varia al variare della numerosità del nucleo famigliare.
Per la quota variabile della tariffa di fognatura e depurazione si applicano invece tariffe unitarie non per scaglioni ma applicate a tutto il consumo.
La quota fissa della tariffa è definita a prescindere dal consumo e si paga anche se non risultano consumi misurati dal contatore.
I criteri di calcolo dei costi ammessi in tariffa sono definiti da ARERA nelle proprie deliberazioni di approvazione dei metodi tariffari (MTI-Metodo Tariffario Idrico). Applicando i criteri così definiti si calcola l’entità delle componenti di costo ammesse in tariffa, che determinano il cosiddetto VRG – Vincolo dei Ricavi del Gestore.
Il VRG, nel rispetto del principio di recupero integrale dei costi, rappresenta quindi il valore complessivo dei ricavi attesi a cui il Gestore ha diritto per coprire i costi sostenuti e le risorse impiegate per l’erogazione del servizio. Per realizzare il VRG la metodologia tariffaria prevede la definizione del moltiplicatore tariffario teta, ossia quel coefficiente che rappresenta la variazione percentuale (positiva o negativa) che si deve applicare alle tariffe dell’anno base, per garantire al gestore di incassare esclusivamente i ricavi necessari a recuperare i costi ammessi a copertura tariffaria.
L’eventuale incremento tariffario, inoltre, è soggetto ad un limite massimo annuale (il cosiddetto price cap), oltre il quale le tariffe non possono aumentare ai fini di garantirne la sostenibilità sociale.
I ricavi teorici complessivi così determinati (definizione del “quanto”) sono poi concretamente ottenuti dal gestore incassando le bollette inviate nel corso dell’anno agli utenti, calcolate applicando le specifiche articolazioni tariffarie (approvate dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 Lazio Centrale Roma) ai consumi misurati con la lettura del contatore (determinazione del “come”).
I criteri per la definizione dell’articolazione tariffaria applicata agli utenti del SII sono stati definiti dall’ARERA con la deliberazione n. 665/2017/R/IDR (Approvazione del Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici - TICSI).
La tariffa finale applicata in bolletta agli utenti del SII consiste in una pluralità di tariffe relative ai vari servizi che vengono effettivamente erogati dal gestore e alla tipologia d’uso specificata nel contratto d’utenza.
In generale, la tariffa si articola in quote fisse e variabili per i servizi di: acquedotto, fognatura, depurazione.
Se uno o più servizi non vengono erogati dal gestore, lo stesso non può richiedere all’utente la corrispondente tariffa del relativo servizio.
Per il servizio acquedotto la quota variabile della tariffa è applicata a scaglioni crescenti di consumo e passando da uno scaglione all’altro la tariffa applicata cresce, per scoraggiare i consumi impropri e salvaguardare la risorsa. Solo per gli utenti domestici residenti è prevista l’applicazione della tariffa pro-capite che si attua moltiplicando i volumi di fascia per il numero dei componenti del nucleo familiare; in questo caso il volume degli scaglioni di consumo degli utenti domestici residenti non è pertanto definito in modo fisso ma varia al variare della numerosità del nucleo famigliare.
Per la quota variabile della tariffa di fognatura e depurazione si applicano invece tariffe unitarie non per scaglioni ma applicate a tutto il consumo.
La quota fissa della tariffa è definita a prescindere dal consumo e si paga anche se non risultano consumi misurati dal contatore.